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L'e-ID è un ulteriore passo avanti nella digitalizzazione globale, che invia miliardi di nostri dati alla Silicon Valley. Tuttavia, stiamo lentamente rendendoci conto che la vita, la natura, noi stessi: tutto è analogico.

«Tutto diventerà così comodo e semplice»

Il 28 settembre voteremo sull'introduzione dell'e-ID. Quattro anni fa, il popolo ha respinto lo stesso progetto con il 64% dei voti.

Ora, se si leggono i grandi quotidiani, si legge spesso che bisognerebbe accettare l'e-ID, perché tutto diventerebbe così comodo e semplice, si avrebbe tutto nel cellulare.

Penso che dobbiamo respingere il progetto, perché dietro al primo passo verso la comodità si nasconde la possibilità di un controllo statale, fino a un controllo quasi totale. Lo Stato potrebbe, ad esempio, ordinare che il mese prossimo non potrò mangiare carne o che quest'anno non potrò più viaggiare.

Vorrei rimanere il più libero possibile e quindi voto NO.